sabato 25 maggio 2013

Il PdCI di Luzzi si unisce allo Sciopero dei Ferrotranvieri calabresi

La decisione della Regione Calabria di tagliare 4,5 milioni di Km di corse, di cui 3 milioni di Km nella provincia cosentina, con la delibera n. 147 dello scorso 30 Marzo, è semplicemente deleteria. Tale scelta è figlia di una politica sbagliata e senza senso, incentrata essenzialmente su tagli ai beni comuni, essenziali e civili. Questa volta è toccato al trasporto pubblico locale: la provincia cosentina rischia di perdere, in termini di risorse disponibili per il servizio su gomma, diversi milioni di euro, pronti a ripercuotersi sul personale dipendente delle ditte private. Molti lavoratori tra autisti e controllori sarebbero già in odore di licenziamento. A farne le spese non saranno soltanto i lavoratori, i disagi si riverseranno anche sulle migliaia di persone che ogni giorno si affidano al trasporto pubblico per recarsi sul posto di lavoro e nei luoghi di studio. Da Marxisti difendiamo il lavoro in ogni sua forma, purché non leda la dignità umana. Ci sentiamo vicini soprattutto alla categoria dei ferrotranvieri, poiché storicamente la lotta di classe emerge da un sostanziale dualismo con il movimento operaio (macchinisti-ferrovieri in primis). Un tempo si parlava di “modello Reggio” anche per la regione calabrese, ebbene il modello era sbagliato per il comune di Reggio Calabria (sciolto per “contiguità” con organizzazioni mafiose) ed è funesto per la Regione. Consideriamo la giunta di Scoppelliti disorientata ed incapace; infatti, oltre al caos dei trasporti, ci sarebbe anche la grana della raccolta dei rifiuti solidi urbani da risolvere.

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