giovedì 8 dicembre 2011

SuggeriMONTI

Caro Presidente del Consiglio,

come Ella ben sa, la gravissima crisi internazionale nasce negli Stati Uniti nel 2008
dalle grandi banche. Oggi il problema del debito non è solo italiano, ma europeo. Noi
chiediamo alla BCE di fermare gli speculatori acquistando direttamente i titoli pubblici
nazionali, come fanno le banche centrali degli Usa e del Giappone.
Ciò non significa che dobbiamo venir meno al compito di responsabilità nazionale di
mettere ordine ai nostri conti pubblici. Apprendiamo che forse il suo governo
aumenterà l'IVA, toccherà le pensioni e reintrodurrà l'ICI. Misure che potrebbero
valere tra i 20 e i 25 miliardi di Euro, e che colpiranno pesantemente i lavoratori, i
pensionati, i giovani, i precari e i disoccupati. Noi le proponiamo di essere molto
più severo e di varare una manovra da 100 miliardi di euro, senza però mettere le
mani nelle tasche dei lavoratori. Si può fare, ecco come:
patrimoniale da 10 miliardi
per equità chi più ha più deve contribuire
taglio di 30 miliardi ai finanziamenti a fondo perduto alle aziende
perché non si possono regalare soldi alle imprese senza legarli allo sviluppo
rientro dei depositi italiani in Svizzera: 10 miliardi
lo hanno già fatto Gran Bretagna e Germania
recupero dell'evasione fiscale: 40 miliardi
il vero dramma italiano sono gli oltre 200 miliardi di evasione
taglio delle spese militari per 10 miliardi
perché dobbiamo spendere cifre colossali per guerre ed armamenti?
Le proponiamo di usare la metà di questi soldi per risanare i conti e l'altra metà per
creare sviluppo e crescita economica investendo:
20 miliardi in istruzione e ricerca scientifica
20 miliardi per un piano di sviluppo del Sud
10 miliardi a sostegno di: giovani, precari e disoccupati

NOI LAVORATORI, PENSIONATI, PRECARI
E DISOCCUPATI LA CRISI NON LA PAGHIAMO

PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI LUZZI

Blog: Pdci Luzzi – facebook: Comunisti Italiani Luzzi – InfoTesseramenti 3404086972             


sabato 3 dicembre 2011

“IL PDCI SMENTISCE PRESUNTI ACCORDI ELETTORALI”


Nessun accordo elettorale, né tantomeno qualsiasi sorta di patto o promessa di qualsivoglia natura possono essere attribuiti al Partito dei Comunisti Italiani di Luzzi. Con fermezza e serietà, il PdCI locale respinge al mittente le voci che in questi giorni si susseguono circa un accordo già siglato con esponenti politici della precedente amministrazione. Sono privi di ogni fondamento, altresì, le dichiarazioni riportare sulla stampa circa “incontri con forze politiche che sarebbero pronte a sostenere la candidatura di Tedesco” e fra le quali il PdCI risulti la prima (così come riportato dalla nota del cosiddetto “storico gruppo del Pd”). Per quanto si sia solamente avuto un precarissimo incontro interlocutorio e più che altro colloquiale con tali esponenti, il PdCI di Luzzi, infatti, esclude con la massima chiarezza un qualsiasi “appoggio” verso chiunque, visto che non è stato ratificato nessun organo deliberativo, non vi è stato nessun incontro ufficiale che abbia impegnato l’assemblea direttiva piuttosto che siano state prese decisioni unanime che abbiano perlomeno coinvolto il partito ed i suoi iscritti, né tantomeno si è dato vita ad accordi o presunti tali. L’onestà morale ed avanguardistica che contraddistingue il nostro partito - partito che si richiama sopra di tutto agli insegnamenti di Gramsci e Berlinguer, della “via italiana al socialismo” e del “partito nuovo”  di Togliatti - non può permettere che venga tradita con un semplice articolo di stampa. Pertanto il PdCI, sostiene il suo vicesegretario e dirigente Simonvincenzo De Marco, è più che mai aperto ai tavoli politici ed ai costruttivi confronti in vista della prossima tornata elettorale, senza nessuna pregiudiziale di sorta e, in virtù delle ragioni di fondo che ne hanno segnato la nascita nella comunità luzzese, al fine di garantire alla politica odierna locale quell’imprescindibile ricambio generazionale e quei necessari elementi di discontinuità e ringiovanimento. Cosa certa, infine, non può che essere il suo altrettanto chiaro e naturale collocamento politico e sociale, in virtù del fatto che una forza simile per orientamento non può che convergere con quelle forze chiaramente impegnate al fianco della piena attuazione dei principi sanciti dalla Costituzione repubblicana, dalla lotta antifascista, in vista di una democrazia progressiva e diretta i cui cardini non siano altro che la fratellanza, l’uguaglianza, la cultura e la libertà. 

Il PdCI di Luzzi contro il dimensionamento scolastico: il Liceo Classico e l'Istituto d'Arte non si toccano!

Il circolo locale dei Comunisti Italiani,si schiera convintamente contro il dimensionamento scolastico che subirà il paese di Luzzi dal prossimo anno. Luzzi ha un territorio montano e vasto e crediamo che bisogna tutelare il diritto allo studio di ogni ragazzo; la soluzione è quella di continuare con l’istituto omnicomprensivo (già esistente) da potenziare con la direzione didattica, in modo tale da salvaguardare l’autonomia di tutte le scuole ad oggi presenti sul territorio luzzese;poiché non può e non deve essere intaccato nella sua autodeterminazione; le linee guida regionali,precludono la verticalizzazione di nuovi istituti ma mantengono quelli esistenti. Le scuole superiori di Luzzi sono importantissime, poiché da anni fucina di professionisti e uomini di cultura. Queste strutture vanno tutelate e non smembrate per salvare altre scuole ormai cadenti dell’hinterland cosentino. Questi giochi politici a noi non piacciono e chiediamo ad Oliverio un ripensamento in tal senso, in caso contrario ci attiveremo con forme di protesta o sit-in nelle sedi appropriate, anche davanti alla Provincia e il Provveditorato.