sabato 3 dicembre 2011

“IL PDCI SMENTISCE PRESUNTI ACCORDI ELETTORALI”


Nessun accordo elettorale, né tantomeno qualsiasi sorta di patto o promessa di qualsivoglia natura possono essere attribuiti al Partito dei Comunisti Italiani di Luzzi. Con fermezza e serietà, il PdCI locale respinge al mittente le voci che in questi giorni si susseguono circa un accordo già siglato con esponenti politici della precedente amministrazione. Sono privi di ogni fondamento, altresì, le dichiarazioni riportare sulla stampa circa “incontri con forze politiche che sarebbero pronte a sostenere la candidatura di Tedesco” e fra le quali il PdCI risulti la prima (così come riportato dalla nota del cosiddetto “storico gruppo del Pd”). Per quanto si sia solamente avuto un precarissimo incontro interlocutorio e più che altro colloquiale con tali esponenti, il PdCI di Luzzi, infatti, esclude con la massima chiarezza un qualsiasi “appoggio” verso chiunque, visto che non è stato ratificato nessun organo deliberativo, non vi è stato nessun incontro ufficiale che abbia impegnato l’assemblea direttiva piuttosto che siano state prese decisioni unanime che abbiano perlomeno coinvolto il partito ed i suoi iscritti, né tantomeno si è dato vita ad accordi o presunti tali. L’onestà morale ed avanguardistica che contraddistingue il nostro partito - partito che si richiama sopra di tutto agli insegnamenti di Gramsci e Berlinguer, della “via italiana al socialismo” e del “partito nuovo”  di Togliatti - non può permettere che venga tradita con un semplice articolo di stampa. Pertanto il PdCI, sostiene il suo vicesegretario e dirigente Simonvincenzo De Marco, è più che mai aperto ai tavoli politici ed ai costruttivi confronti in vista della prossima tornata elettorale, senza nessuna pregiudiziale di sorta e, in virtù delle ragioni di fondo che ne hanno segnato la nascita nella comunità luzzese, al fine di garantire alla politica odierna locale quell’imprescindibile ricambio generazionale e quei necessari elementi di discontinuità e ringiovanimento. Cosa certa, infine, non può che essere il suo altrettanto chiaro e naturale collocamento politico e sociale, in virtù del fatto che una forza simile per orientamento non può che convergere con quelle forze chiaramente impegnate al fianco della piena attuazione dei principi sanciti dalla Costituzione repubblicana, dalla lotta antifascista, in vista di una democrazia progressiva e diretta i cui cardini non siano altro che la fratellanza, l’uguaglianza, la cultura e la libertà. 

Nessun commento:

Posta un commento