Una
politica riversata su stessa, nel costante impegno a guardare al proprio
ombelico, è quella che attualmente fa sfoggio di sé in ogni dibattito pubblico.
L'importanza di tornare a discutere di questioni concrete ci conduce dunque a
voler abbandonare non solo il terreno sterile degli scontri fini a se stessi e
condotti in un gergo politichese lontano dalla gente, ma ci porta a guardare a
una dimensione più ampia di quella italiana, in grado di valicare i confini
nazionali, per comprendere che le condizioni socio-economiche di un paese come
l'Africa riguardano, oggi più di ieri, un contesto geopolitico mondiale dal
quale non ci si può sottrarre, se non ammettendo di soffrire di grave miopia e
forte campanilismo. È dunque nella prospettiva di un concreto ritorno alla
politica sana e di larghe vedute che si inserisce il convegno che il Partito
dei Comunisti Italiani ha indetto per sabato 8 dicembre, alle ore 17 presso la sala di rappresentanza del
comune di Luzzi. Il convegno sarà
interamente dedicato all'esperienza africana di Antonio Carovillano, medico e
missionario laico della O.N.G. Medici in Africa, che sarà presente allo scopo
di recare una testimonianza viva e partecipe delle condizioni in cui versa la
popolazione africana e dell'aiuto concreto che si può offrire.
Dall'aspetto
economico a quello della comunicazione, fino a giungere al racconto attento e
sentito di Carovillano sulle vite spezzate in un'Africa ferita ma ancora viva,
il dibattito ha lo scopo di mostrare quanto anche l'Italia, come del resto
ognuno di noi, debba ritenersi coinvolto in queste tematiche, come parte attiva
e consapevole. Si auspica dunque la partecipazione degli organi di stampa,
delle televisioni locali e soprattutto di ogni cittadino che, ritenendosi
interno a una comunità, quella umana, alquanto più ampia dei soli confini
nazionali, desideri avere un contatto diretto con chi ha vissuto in Africa.
Nessun commento:
Posta un commento